Contro il calcio moderno

Questo libro ripercorre e racconta il fenomeno del calcio moderno, evidenziando le trasformazioni che il calcio ha subito negli ultimi venticinque anni: la deriva televisiva e affaristica di quello che un tempo abbiamo considerato “il gioco più bello del mondo”. Un atto di accusa verso i cambiamenti che hanno stravolto il mondo del calcio, verso quelle mutazioni genetiche che finiranno per danneggiare, mortificare e allontanare soprattutto il pubblico, il popolo degli stadi, riducendo sempre più il tifoso nel ruolo del consumatore finale di un prodotto. Un prodotto sofisticato, sempre più finto, che la prepotenza delle pay tv e le logiche economiche hanno spogliato di tutti quegli elementi identitari e simbolici che da bambini ci hanno fatto innamorare del calcio, che ci hanno fatto emozionare quando i più grandi (genitori, parenti o amici) ci portavano allo stadio, nelle nostre prime volte sui gradoni. Una riflessione è ancora più necessaria adesso, che il calcio sembra arrivato sull’orlo del burrone. La pandemia di Covid che ha sconvolto il mondo ha evidenziato tutta la fragilità di un sistema proposto per anni come rutilante e granitico, e sta smontando l’enfasi con cui sono sempre state raccontate le spese faraoniche e gli ingaggi milionari del calcio-business.

Brossura, 14 x 21 cm. pag. 190

Stampato nel 2020 da Odoya
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Description

Pierluigi Spagnolo

Questo libro ripercorre e racconta il fenomeno del calcio moderno, evidenziando le trasformazioni che il calcio ha subito negli ultimi venticinque anni: la deriva televisiva e affaristica di quello che un tempo abbiamo considerato “il gioco più bello del mondo”. Un atto di accusa verso i cambiamenti che hanno stravolto il mondo del calcio, verso quelle mutazioni genetiche che finiranno per danneggiare, mortificare e allontanare soprattutto il pubblico, il popolo degli stadi, riducendo sempre più il tifoso nel ruolo del consumatore finale di un prodotto. Un prodotto sofisticato, sempre più finto, che la prepotenza delle pay tv e le logiche economiche hanno spogliato di tutti quegli elementi identitari e simbolici che da bambini ci hanno fatto innamorare del calcio, che ci hanno fatto emozionare quando i più grandi (genitori, parenti o amici) ci portavano allo stadio, nelle nostre prime volte sui gradoni. Una riflessione è ancora più necessaria adesso, che il calcio sembra arrivato sull’orlo del burrone. La pandemia di Covid che ha sconvolto il mondo ha evidenziato tutta la fragilità di un sistema proposto per anni come rutilante e granitico, e sta smontando l’enfasi con cui sono sempre state raccontate le spese faraoniche e gli ingaggi milionari del calcio-business.

Brossura, 14 x 21 cm. pag. 190

Stampato nel 2020 da Odoya

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